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I falsi miti sull’alimentazione

Inserito il 16-09-2019

I falsi miti sull’alimentazione

L’alimentazione è uno degli aspetti alle quali nella vita di tutti i giorni si deve prestare molta attenzione. Una corretta alimentazione permette di stare bene sia a livello fisico che mentale, in quanto il benessere generale si riflette positivamente anche nei rapporti sociali. Negli ultimi tempi, però, c’è da difendersi da quelle false notizie che circolano spesso in merito a questo argomento, ovvero quei falsi miti sull’alimentazione che ancora oggi fanno parte dell’immaginario comune e delle abitudini della maggior parte delle persone

L’ananas non brucia i grassi

Una delle più diffuse credenze popolari è che l’ananas sia un frutto ottimale per bruciare i grassi. Questo è uno dei falsi miti perché in realtà non è così. L’ananas contiene bromelina, trattasi nello specifico di un enzima, il quale è stato indicato come quello capace di aiutare chi mangia il frutto a bruciare i grassi. In realtà, è errato pensare che la bromelina possa “bruciare i grassi”, perché agisce sulle proteine in modo da velocizzare la digestione e allo stesso tempo rallentare l’assorbimento di una parte dei grassi. In pratica, da questo si evince che la bromelina non va ad intaccare direttamente i grassi presenti nel corpo. Altro aspetto da osservare, è che la bromelina in prevalenza si trova nel gambo e non nella polpa, è per questo motivo che chi produce gli integratori ricava questa sostanza dagli scarti di lavorazione dell’ananas. Il fatto che l’ananas bruci i grassi è quindi una credenza popolare priva di basi scientifiche.

Acqua e limone la mattina non sono dimagranti

Una delle tante proprietà che sono state attribuite all’acqua con il succo di limone, è quella di favorire il dimagrimento. Coloro che sostengono questa pratica considerano come fautrice di questo una fibra specifica di cui è ricco il limone, ovvero la pectina. Sebbene il limone effettivamente abbia svariati effetti benefici sulla salute, affinché un individuo possa avere un senso di sazietà valido per giustificare il consumo di limone, dovrebbe assumere almeno 25 grammi di fibra ogni giorno. Ecco che, a questo punto, cade il mito dell’acqua con succo di limone. Infatti, nel frutto la fibra in questione è perlopiù collocata nella buccia (10,6 g), e nel succo vi è solo una minima parte (0,3 g). Acqua e limone dunque, è una bevanda che non contiene la dose necessaria affinché si possa sostenere che faccia dimagrire. Inoltre, c’è da dire che tecnicamente nemmeno mangiare un limone intero si può sostenere possa far dimagrire. Le fibre della frutta come quelle delle verdure aiutano un individuo a sentirsi sazio, quindi, più che a farlo dimagrire lo aiutano ad evitare di incorrere nel rischio di sovra-alimentazione.

I carboidrati non fanno ingrassare

Molte diete in circolazione, sia nelle riviste che sul web, tendono a mettere alla sbarra senza alcuna attenuante i carboidrati. Sono indicati come responsabili dell’aumento di peso, quindi ridotti o eliminati del tutto dal regime alimentare a cui viene sottoposto un individuo che vuole dimagrire. Dal punto di vista biochimico, si può sostenere che effettivamente ridurre i carboidrati possa provocare davvero una perdita di peso piuttosto rapida, ma è bene sapere che questo non può diventare una costante. Infatti, si tratta di un effetto raggiungibile solamente nel breve periodo, ma che non potrà essere perseguito e mantenuto a lungo. Per chi non ne sapesse molto in termini scientifici, i carboidrati rappresentano un elemento fondamentale affinché il funzionamento del nostro organismo sia corretto nel tempo. Tanto per fare un esempio di importanza elevata, il cervello utilizza come “carburante” il glucosio, che come sappiamo è il più semplice dei carboidrati. Nel caso il glucosio all’interno dell’organismo non sia sufficiente per il proprio fabbisogno, vengono metabolizzati i lipidi (grassi), producendo i corpi chetonici dei composti come elementi di scarto, i quali se vanno oltre un certo livello diventano dannosi per l’organismo.

Come difendersi dalle false notizie

Le fake news in merito all’alimentazione sono molto diffuse, purtroppo vi sono fin troppe persone che si considerano esperte di diete con la presunzione di avere nelle mani la bacchetta magica. In realtà almeno il 60 percento delle notizie che si reperiscono in rete sono parzialmente o del tutto errate, quindi si deve cercare di capire come sia possibile riconoscere la veridicità di certe informazioni. Per fare questo è sufficiente affidarsi agli esperti del settore, oppure dare più valore a quelle informazioni che siano state approvate dalle società scientifiche italiane ed internazionali e che sono state pubblicate su giornali o riviste del settore con l’autenticazione delle autorità sanitarie competenti. Vi sono delle associazioni scientifiche come ad esempio l’ADI e la SINU, che hanno tra i loro obiettivi la diffusione e la divulgazione dei risultati delle ricerche scientifiche che hanno carattere ufficiale. Tali informazioni possono essere considerate un punto di riferimento per discernere le verità scientifiche da quelli che sono meri “messaggi promozionali”, che sono spesso ingannevoli e possono rappresentare in alcuni casi un pericolo per la salute.

 

 

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